Pieve di Campiliola
Centro storico – foto © reggioemiliaturismo.provincia.re.it
Teatro Bismantova – foto © teatrobismantova.it
Santuario della Madonna di Bismantova – foto © reggioemiliaturismo.provincia.re.it
Il borgo di Casale – foto dal sito lapietraelabismantova.it
Adagiato ai piedi di tre colline coperte di conifere, Monte Castello (dove è raccolta la parte antica del paese), Monte Forco e Monte Bagnolo, Castelnovo ne’ Monti conserva ancora la sua anima antica.
Una corta torre capitozzata, resti di mura difensive e altri ruderi sovrastano Monte Castello che prende il proprio nome dai resti dell’edificio che ancora sono presenti sulla sua sommità.
Poco distante dall’antico centro del paese, su una collina che sovrasta l’abitato, si trova uno degli edifici di massimo pregio del territorio, la Pieve di Campiliola, una delle più importanti della Diocesi reggiana. Nota fin dal 980, nei primi secoli del Mille ebbe molte donazioni che ne costituirono il vasto patrimonio. L’edificio risale all’epoca romanica, ma venne modificato nel seicento secondo il gusto dell’epoca e ancora oggi se ne possono riconoscere i tipici caratteri stilistici.
Entrando in paese, provenendo da Reggio Emilia, si incontra il quartiere di Bagnolo, con l’interessante Palazzo Ducale edificato da Francesco II d’Este tra il 1820 e il 1830. L’edificio ed il quartiere di Bagnolo sono oggi sede di diversi servizi: le nuove sale espositive, una biblioteca comunale con un patrimonio di 35 mila volumi (in rete con le altre biblioteche della provincia), l’Istituto Superiore di studi musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti “Peri – Merulo” e l’ospedale S. Anna, aperto nel 1931, l’unico ospedale di tutto l’Appennino Reggiano, polo sanitario di riferimento sul territorio provinciale.
Percorrendo via Roma si arriva a Piazza Peretti porta di entrata del centro storico, nucleo antico del borgo, dove le strette vie recentemente ristrutturate si aprono a piazzette silenziose (piazza Unità d’Italia, piazza delle Armi, piazza della Luna), divenute veri “salotti” del paese, animate dai numerosi eventi stagionali.
Poco distante l’edificio sede del Teatro Bismantova, (anche sala cinematografica) unico teatro della montagna reggiana, importante luogo di cultura con il suo ricco cartellone di proposte.
Incastonato sotto le pareti rocciose della Pietra di Bismantova (raggiungibile a piedi e in auto) si erge il Santuario della Madonna di Bismantova meta di pellegrinaggi già dal 1617. Le prime notizie dell’Eremo, situato a 947 metri d’altitudine, risalgono al 1411. Nel 1957 fu oggetto di ristrutturazioni ed ampliamenti.
Uscendo dal paese si incontrano nelle diverse direzioni frazioni e borghi di grande interesse storico ed architettonico, animate soprattutto nel periodo estivo da eventi musicali e culturali che ne riportano alla luce gli antichi splendori.
Entrando nel territorio comunale provenendo da Reggio Emilia si incontra Felina la frazione più popolosa del Comune, centro economico e residenziale di cui si può apprezzare l’antica torre chiamata affettuosamente “salame”, unico elemento rimasto dell’antico castello che una volta sorgeva sul colle e che oggi, anche grazie alla pineta che la circonda e alla passeggiata che si inerpica sulla montagnola, rappresenta un elemento caratteristico di tutta la vallata che, in un solo colpo d’occhio, abbraccia anche il profilo della Pietra di Bismantova. Visitando Felina non si può non fermarsi nella parte più antica del paese, la Magonfia dove una corte sei – settecentesca ed il borgo intero, oggetto di una recente ristrutturazione, regalano suggestive emozioni. Dalla Magonfia, in pochi minuti, si può comodamente arrivare al Parco delle Fonti della Fratta.
Non lontano da Felina, il piccolo borgo di Roncroffio, con le sue antiche costruzioni, oggi restaurate, fa da cornice alla chiesa di San Lorenzo (oggi oratorio) il più antico riferimento dell’abitato. Proseguendo si giunge a Gombio, luogo di case torri erette tra il XV ed il XVI secolo mentre a sud ovest dell’abitato si trovano tracce dell’antico castello. Poco distante si innalza la chiesa di Santa Maria.
Un nucleo di grande valore monumentale è Gatta, caratterizzato da due emergenze architettoniche, l’antico (sec. XVI) ed il nuovo (sec. XVII) palazzo della famiglia Gatti, famiglia eminente della zona, che nel 1616 fece realizzare un oratorio dedicato a Sant’Antonio da Padova e che infine nel 1669 venne eretto in Parrocchiale.
Poco distante dal capoluogo, lungo il periplo della Pietra di Bismantova, Casale, si presenta con alcuni edifici di interesse come l’oratorio dedicato ai SS. Angeli Custodi, con una semplice struttura con facciata a capanna. Ancora alle pendici di Bismantova sorge l’incantevole borgata di Ginepreto, con la Chiesa di Sant’Apollinare la cui edificazione è antecedente al 1229. La chiesa è in una posizione ampiamente panoramica, da cui lo sguardo spazia verso la Pietra ma anche su gran parte del territorio circostante.
Nei dintorni di Castelnovo ne’ Monti troviamo Frascaro situato lungo la strada che parte dall’oratorio della “Madonnina della Tosse”, per arrivare al lago di Virola, toccando anche i borghi di Vognano e Burano.
Maillo è tra le più antiche località del territorio. Fra i boschi a monte del borgo si possono ancora rintracciare i resti dell’antico castello. La località sorge lungo il rio omonimo dove ci sono ancora interessanti mulini ad acqua ormai in disuso.
Pietradura, a nord-est di Castelnovo, è un interessante esempio di architettura rurale del XVII-XVIII secolo, giunto inalterato sino ai nostri giorni. Il nucleo è caratterizzato da due case torri. Il borgo di Pietradura è pregevole anche per le qualità paesaggistiche.
A Costa de’ Grassi, uscendo dal capoluogo, pochi chilometri a monte, è apprezzabile l’antica chiesa in sasso, il piazzale prospiciente e la via che segnava anticamente l’attraversamento del borgo, che di recente sono state recuperate con un attento restauro che ha riproposto il fascino e la tipicità della pietra locale.